“Nati con la Cultura”: i musei del Piemonte a misura di famiglie e bambini

RivoliGiovedì 30 marzo è stato presentato il progetto di ricerca che ha portato alla stesura del “Decalogo per un Museo Family and kids Friendly” e dei Manifesti, con confronti di best practice del territorio e nazionali. Al mattino interverranno Anna Pironti e Anna La Ferla Responsabili rispettivamente del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e di Palazzo Madama, due musei “pilota” del progetto “Nati con la cultura”. Nel pomeriggio, dopo l’intervento di Ludovica Lumer, neuroesteta italiana che vive a New York, Alessandra Gariboldi modera una tavola rotonda che vedrà a confronto la Dott.ssa Mariella Bottino, direttore del MUBA-Museo dei Bambini di Milano, Barbara Minghetti, Presidente del Teatro Sociale di Como, Cecilia Fonsatti per il progetto Atelierbebè di Unione Musicale, Graziano Melano Direttore Artistico della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani.

 

Nati con la Cultura”, il progetto concepito all’Ospedale Sant’Anna di Torino dalla onlus Fondazione Medicina a Misura di Donna, cresce in una logica di sistema con Abbonamento Musei Torino Piemonte e Osservatorio Culturale del Piemonte. Vincitore della prima edizione del bando Open di Compagnia di San Paolo dedicato allo sviluppo dei pubblici, si propone di contribuire a dare voce alla capacità dei Musei di far parte della vita delle famiglie e dei bambini fin dai primi passi e a creare le condizioni per renderli sempre più “casa”: Musei che siano percepiti dalla collettività come luoghi Family and Kids friendly”, risorsa attiva di una comunità educante. In una due giorni di studi a Palazzo Barolo, il 29 e 30 marzo 2017, viene restituito il lavoro svolto con i musei al servizio delle famiglie.

 

“La Cultura fa bene alla Salute. Oggi sono scientificamente provati gli effetti di diversi stimoli sensoriali su specifiche aree del cervello e sui meccanismi psiconeuroendocrini che influenzano la capacità di relazionarci con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. La partecipazione culturale attiva e la qualità dell’ambiente sono risorse in stili di vita che contribuiscono al ben-essere, allo sviluppo e potenziamento creativo, alla rigenerazione per tutte le persone, a partire dai primi anni di vita, dai primi 1000 giorni, determinanti per la crescita bio-psico-sociale”. Lo afferma la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus che dal 2011 ha avviato un progetto di ricerca-azione all’Ospedale Sant’Anna di Torino (tra i più grandi d’Europa per la ginecologia e l’ostetricia con oltre 7000 nati l’anno da genitori provenienti da 85 Paesi) insieme a oltre 20 istituzioni culturali del territorio che stanno contribuendo a migliorare tangibilmente la qualità percepita dell’ambiente ospedaliero, attraverso le arti visive, la musica e il teatro.

 

Esperienze “modello” che stanno camminando in altri luoghi. Tra queste, il progetto “Nati con la Cultura”, concepito e sperimentato al S. Anna dal 2014, in collaborazione con Palazzo Madama: a ogni bambino nato nell’ospedale, con le raccomandazioni per la buona crescita, viene consegnato dai medici un Passaporto Culturale. La famiglia, nel corso del primo anno di vita del bambino, può visitare gratuitamente e in qualsiasi momento il Museo, che accoglie con un benvenuto i nuovi cittadini. Un messaggio semplice i Cittadinanza che crea un ponte verso le famiglie, tra ospedale e Museo, adottato nella fase pilota anche dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli-Museo di Arte Contemporanea e dai Musei Civici di Pavia con il Policlinico San Matteo e oggi richiesto su tutto il territorio nazionale.

 

Ma quali caratteristiche deve avere un museo per attrarre un pubblico sempre più ampio ed essere adatto a ospitare anche famiglie con figli piccoli? Perché le famiglie con bambini da 0 a 6 anni dovrebbero visitare un museo? Per rispondere a queste domande, l’Associazione Abbonamento Musei e l’Osservatorio Culturale del Piemonte hanno avviato un percorso di ricerca, partito dall’analisi dei numerosi servizi esistenti, per comprendere insieme ai Musei aderenti al circuito e alle famiglie cosa significhi essere davvero “family friendly” e costruire le migliori condizioni di accessibilità in tutti i Musei, per tutti i pubblici e in ogni periodo dell’anno.

 

Il percorso strategico è stato reso possibile grazie alle risorse rese disponibili dal bando Open di Compagnia di San Paolo, del quale l’estensione del progetto “Nati con la Cultura” proposta dall’Abbonamento Musei Torino Piemonte è stata tra i vincitori della prima edizione.

 

“Ogni pubblico ha proprie peculiarità e il bando Open nasce per individuare risposte adeguate alle domande e ai bisogni culturali di una comunità. Negli ultimi due anni, Compagnia di San Paolo ha intrapreso un percorso di esplorazione di questo tema, proponendosi come interlocutore di riferimento per le istituzioni culturali intente a individuare le corrette modalità per stimolare il coinvolgimento attivo di diversi pubblici, lavorando sulla costruzione dell’offerta culturale per tener conto e stimolare la crescita di una domanda che non esisteva in precedenza”, dichiara Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Area Innovazione Culturale per Compagnia di San Paolo. “Il bando Open è in questa ottica lo strumento principale per il germinare di proposte e iniziative in grado di produrre una risposta fattiva. Open ha infatti premiato nelle sue due edizioni complessivamente 31 progetti su territorio nazionale, tutti caratterizzati da una grande varietà di ambiti di applicazione e dall’attenzione diversificata a molteplici tipologie di pubblico”.

 

Simona Ricci, project manager dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte considera che “le analisi condotte in base al confronto con gli operatori museali, i risultati dei focus group di ascolto con diverse tipologie di genitori e l’osservazione delle best practice di musei nazionali e internazionali, hanno messo in evidenza la tendenza in atto da parte dei Musei verso la cultura dell’accoglienza per tutti i pubblici e l’attenzione crescente ai bisogni “speciali”: un’evoluzione chiara rispetto al pubblico abituale, nota al mondo dell’educazione, ma non percepita e riconosciuta come risorsa a disposizione da un’ampia fascia di genitori che non hanno familiarità con i musei, un quinto della popolazione italiana che non partecipa ad alcuna attività culturale”, in merito a “Nati con la Cultura” considera che “Il primo valore portato è la mappatura del grande patrimonio di esperienze del nostro territorio, non leggibile dalla singola progettualità. Un patrimonio su cui innestare una valorizzazione di rete per sostenere il cambiamento culturale in corso sul ruolo dei musei”.

 

“Le grandi potenzialità offerte da “Nati con la Cultura” permettono in futuro di estendere il progetto anche alla Lombardia, in un’ottica macro regionale di rete e di condivisione delle competenze: come ha dimostrato l’esempio di successo della tessera Abbonamento Musei, la collaborazione tra aree geografiche contigue può portare ottimi risultati dal punto di vista della valorizzazione della fruizione culturale dei musei”, afferma Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte e Presidente in carica dell’Associazione Abbonamento Musei. “La scalabilità di questo modello, replicabile in altre regioni, può favorire ulteriormente lo sviluppo dell’interesse nei confronti della cultura anche tra quei genitori che attualmente sono meno abituati a frequentare i luoghi di cultura e costituisce una risorsa preziosa e uno strumento utile ad avvicinare le famiglie e i bambini fin dall’infanzia a un nuovo rapporto con l’esperienza museale”.

 

Queste evidenze hanno consentito al gruppo di lavoro di delineare gli elementi fondamentali dell’esperienza da sviluppare per un Museo a misura di bambino e famiglie rintracciabili in un Decalogo di orientamento con i fattori chiave e un Manifesto per i Musei, pensato anche nella versione per le famiglie. I Musei che raggiungeranno i requisiti indicati dal Decalogo e accoglieranno le famiglie con il Passaporto Culturale (scaricabile anche dal sito www.naticonlacultura.it) potranno avvalersi della certificazione “Nati con la Cultura”. Il bollino “Nati con la Cultura” verrà esposto in home page del sito degli ospedali che consegneranno il “Passaporto Culturale” come raccomandazione per una buona crescita.

 

Nati con la Cultura è un progetto che nasce dalle esperienze museali esistenti e si sviluppa in rete con l’Abbonamento Torino Musei”, commenta Catterina Seia, Vice Presidente di Fondazione Fitzcarraldo, ideatrice della piattaforma di ricerca-azione su “Cultura e Salute” varata nel 2011 dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna, “in alleanza tra Musei, mondo sanitario, educativo e altre istituzioni come la FIMP-Federazione Italiana Medici pediatri, Nati per Leggere – progetto torinese che da vent’anni coinvolge le biblioteche, ZeroSei – il programma pluriennale di Compagnia di San Paolo dedicato all’infanzia”. Il progetto verrà varato a Brescia. “Le buone idee debbono camminare. La Fondazione Brescia Musei, impegnata da tempo verso le famiglie anche con la programmazione delt proprio cinema Eden, ha seguito “Nati con la Cultura” fin dal 2014, grazie al direttore Luigi Di Corato e alla Vice Sindaca Laura Castelletti. Il 19 aprile presenteremo insieme a Brescia l’avvio dell’operatività con i sei ospedali e un tavolo di collaborazione con tutte le realtà pubbliche e private che nella città si occupano di prima infanzia. Siamo pronti per lo sviluppo nazionale”.

 

L’evoluzione del progetto “Nati con la Cultura” viene presentata ufficialmente il 29 e 30 marzo a Torino, a Palazzo Barolo, sede nel 1821 del primo asilo della Regione voluto dal Marchese Tancredi di Barolo, grande pedagogo e oggi del “MUSLI-Museo della scuola e del libro dell’infanzia”: una due giorni di studio e confronto dedicata agli operatori museali e socio-assistenziali-educativi per l’infanzia, aperta dai promotori del progetto. Durante il pomeriggio, dalle ore 14 alle 18, si terrà un workshop su “Cultura e Benessere”, occasione per approfondire con i più accreditati studiosi italiani un tema che può arricchire le strategie di audience engagement dei musei: interverranno il Prof. Pier Luigi Sacco, economista della Cultura, Pro-rettore per gli Affari Internazionali dell’Università IULM e Senior Researcher del MetaLab di Harvard; il prof. Enzo Grossi, Docente di Qualità della vita e promozione della Salute dell’Università di Bologna; il Prof. Enrico Bertino, pediatra, Direttore della S.C. Neonatologia Universitaria presso Citta della Salute e della Scienza di Torino; la Dott.ssa Silvia Gambotto, Responsabile Regionale della Formazione FIMP-Federazione Italina Medici Pediatri.